Il gesto del citofono

Ieri sera si è consumato l’ormai consueto appuntamento del martedì da Isi a Carate.
Le presenze cominciano a diventare di numero consistente (all’appello hanno risposto presente in 11). La presenza più gradita è stata senza dubbio quella di Marchino-Marcone-Piastrella (Piastra, è sempre un piacere vederti). E durante la serata si è anche materializzato il buon Bernardi (reduce da un ottima prestazione domenica, impreziosita da marcatura, anche se purtroppo inutile ai fini del risultato).
L’umore della tavolata è alto, i sorrisi e le battute si sprecano.
Comincia Leo, che per l’occasione sfoggia occhialini stile Ciccio Graziani, felpina con cappuccio stile Costantino, e cellulare sempre all’orecchio manco fosse Villa. Insomma, sembrava uno della scuderia di Lele Mora (non è che il casting gli ha montato la testa???). Dicevamo, comincia il buon Leo che vede entrare nel locale 4 ragazze e se ne esce con un urletto "che bel quadrello(???)…quiqquì quaqquà…lillì lallà". E giù tutti a ridere.
La tavolata è lunga per cui si creano piccoli gruppetti che ciarlano senza che si riesca a tenere un unico discorso. Ma è giusto così.
Purtroppo per Emy la cameriera biondina presente 2 martedì fa non c’è (ti sei ingellato per niente).
Partono le ordinazioni: ovviamente birra a tutto spiano (con Emy che vuole fare l’intenditore e si fa portare un assaggio di una birra rossa: poteva essere anche pipì di gatto che tanto non ci capisce nulla); quindi si passa ai panini e spopola lo USA (hamburger + patatine fritte), qualcuno sceglie una focaccia (sinceramente non mi ricordo), qualcun altro nulla (si rifarà in seguito), ma soprattutto Amos (ancora offeso per il voto&commento del Bomber), credendo di fregare tutti i presenti, ordina un semplice e velocissimo trancio di pizza. Risultato: arrivano tutti gli hamburger, le patatine ordinate in un secondo tempo dalla coppia Confa&Berna, lo USA ordinato mezz’ora dopo da Caspani. Tutto (e anche di più) tranne la pizza di Amos ”vi frego tutti” Citterio. Il nostro Lazzarone non ce la fa più, fa per andarsene, ma finalmente arriva quella che dovrebbe essere una pizza: in realtà trattasi di focaccia unta sporcata con pomodoro e con strana sostanza biancastra. Povero Amos. E come se non bastasse era seduto di fianco a PierLuigi “colon irritabile” Leo, che ogni tanto lasciava partire gas tossici ma dall’effetto esilarante. Grande Pier!!!
Le birre cominciano a circolare e gli effetti si vedono subito: Gigio ordina il secondo USA (il solito ingordo), e noi prepariamo l’agguato. Appena la cameriera poggia il piatto davanti a lui, Emy si getta a bloccarlo, Leo gli ruba il panino e con la complicità di Amos gli da 2-3 gagnate come se fossero reduci dall’Isola dei Famosi, con il povero malcapitato che urla "basta che mi lasciate le patatine" (il solito Gigione!! Ma le hai contate le patatine???).
Ma il clou della serata era lì lì per venire. Lo aspettavamo tutti con ansia, tutti sapevamo che sarebbe arrivato, ma nessuno osava rompere gli indugi e stimolare il nostro immenso cantastorie a deliziarci con il nuovo capitolo della saga “un uomo...un amore...un perchè”.
Per chi non era presente e leggerà queste righe, assicuro che è praticamente impossibile poter riportare su questo post tutto il racconto con tutte le chicche. Non è umanamente possibile. Ci sono mille parentesi, mille deviazioni (ovviamente mentali), mille interruzioni dovute alle nostre fragorose risate, e soprattutto eravamo troppo allegri per poter ricordare ogni singola frase. Ho in mente alcuni flash:

1. il mitico Mario comincia a narrare, e noi quatti-quatti ci allontaniamo sempre di più da lui. (il nostro protagonista era in un tunnel, in un buco nero, dove la luce [noi] lo stava abbandonando)

2. Gigio che seduto dietro Mario lo imitava nel modo di gesticolare (uno spettacolo)

3. il Bomber che, causa cascata d’acqua fresca (mista a birra –che schifo-) che fuoriusciva dalle fauci del buon Nastri, prima si rifugia vicino al sottoscritto e a Roby “cuore di mamma” Morandi, poi si riposiziona vicino al narratore, ma copre astutamente e obbligatoriamente il bicchiere di birra con le mani, onde evitare che strane particelle umide possano cascarci dentro

4. …………..il totogol del mister……………. (ti prego bomber, narralo tu)

5. il gesto del citofono (impossibile anche solo cercare di far intuire a voi maledetti che non siete venuti l’espressione di Mario, unica, inimitabile, vero marchio di fabbrica. Si è deciso che se domenica segneremo, si farà questo gesto mistico ed illuminante, per poi gettarci addosso a Nastri e fargli un montone –ovviamente con Emy a diretto contatto con lui!!!-).

La serata volge al termine. Il bomber ci stuzzica a ordinare un’altra birra, ma quando nota che stiamo per accettare, mestamente ritratta.
Raccogliamo i soldi e andiamo a pagare. Peccato che quella stordita della cameriera si fosse dimenticata di portarci gli scontrini delle ordinazioni successive. Risultato: abbiamo un debito di 35 euro da saldare entro venerdì sera. Altrimenti si prendono Mario Nastri. Amici miei, che si fa????

Più o meno (soprattutto meno) questo è il resoconto di un’altra serata memorabile che custodiremo gelosamente dentro ognuno di noi.
Felici (di animo), allegri (non di animo!!) e molto stanchi, ci salutiamo e prendiamo strade diverse. Strade che si ricongiungeranno stasera per gli allenamenti, ma soprattutto per nuove risate e chissà, magari anche nuove chicche da parte del nostro MVP Mario “cantastorie” Nastri.

Vi voglio un gran bene.

Spini