Albiate.
Giornata fresca e umida con terreno di gioco in buone condizioni.
Classico 4-4-2
Gio
Fari Conso Reca Amosh
Conso Caspa Fane Emi
Confa Pier
Albiatese che si fa preferire nel primo quarto di gara, se pur senza ritmi elevati.
Un’accorta difesa e una buona pressione in mezzo al campo costringe gli ospiti a lunghi lanci per le alte punte che, seppur spizzando sempre la palla per i compagni, non riescono mai a dare ritmo e sostanza alle azioni offensive.
Per contro l’offensiva albiatese perde di sostanza dalla ¾ in su, lasciando al solo Leo l’onere di lottare contro almeno due difensori COBBUTI, peraltro uscendone il più delle volte vincitore.
La spinta sulle fasce è vigorosa ma poco fluida e spesso e volentieri si spegne prima del cross e non trova sbocco nell’area ospite.
Il risultato è la totale assenza di situazioni pericolose sia su un fronte che sull’altro, eccezion fatta per un colpo di testa di Leo errato per precisione e potenza (ma comunque non facile da girare in porta) e un paio di tiri da fuori (a salve) COBBICI.
La fase centrale del 1T vede gli ospiti salire di tono, grazie a qualche ottima giocata del pimpante attaccante (stile MARCO DI VAIO) che costringe i bianco-rossi ad abbassarsi ed allungarsi.
Le ripartenze locali diventano quindi sempre più distanti dalla porta e quindi dispendiose, con il numero di pericoli apportati che si riduce ulteriormente col passare dei minuti.
Un paio di corner ospiti e poi il vantaggio.
Da una punizione sulla ¾ dell’out destro il libero-allenatore sciabola in area in modo teso e insidioso, con palla che sfiora la testa di tutti, tranne quella dell’esterno COBALTICO che con ottima torsione sigla una bella rete, nonostante il precario equilibrio.
Il gol non cambia di molto l’andazzo della gara, con locali che impiegano qualche minuto a somatizzare il gol ma producono ben poco di concreto, a parte un buon possesso palla e una girata di testa di Confalonieri che, mal valutata dall’estremo BLAU-GRANA, quasi diventa il pareggio.
Corner e punizioni albiatengiche si traducono in palle in area mai tradotte in pericoli seri.
Sul fronte opposto il BARCA tenta di pungere in contropiede, invano.
Il secondo tempo è inevitabilmente più fisico e meno giocato, con compagini che cercano di vincere con la forza (un po’ come una gara di tiro alla fune), rinculando e ripartendo in modo alternato fino allo sfiancamento.
Il raddoppio ospite vede punita severamente una leggerezza difensiva albiatese, che nel tentativo di far girar palla da una punizione a favore, smarca DI VAIO che con una folgore stile MILAN-JUVE di anni fa (ma con palla a terra) manda la palla nel 7 tra il tripudio dei tifosi ospiti.
Mr Sala cambia assetto portandosi nella disperata trazione anteriore con 4 (quasi) punte.
Nonostante qualche cross, qualche corner e qualche punizione messa dentro nel mucchio, l’albiatese non riesce creare palle gol, mentre le ripartenze del BARCELLONA ora sono più pericolose, vista la difesa a 2 locale, e sfumano solo per errori sull’ultimo decisivo passaggio.
Alla metà del tempo Leo, cadendo prontamente su una trattenuta di maglia, si procura il rigore che potrebbe cambiare l’inerzia della gara, se non fosse che Confalonieri non angola il tiro e non trova nemmeno la puntata riparatrice su respinta del portiere capellone.
Il finale è solo uno stanco e poco convinto assedio bianco-rosso che porta ad un paio di buone conclusioni da fuori di Fanelli ed un colpo di testa sprecato da Consonni su pregevole cross di Leo.
Da notare il mancato 0-3 con DI VAIO che lezioso spreca un sontuoso assit inventandosi una difficile girata in acrobazia.
0-2 finale agli atti.
Sala - Svolazza alto e sicuro -
AQUILONEFaruzzo - Fulminato all'improvviso -
CECCHERINIConso - Bello come il sole -
ZEUSReca - Esplosivo sui rinvii -
MICETTAAmosh - Pregiato e unico -
STRADIVARIConso - Cuore, coltello e fascetta -
RAMBOCaspa - Eleganza pura -
ARMANIFane - Occhi della tigre -
ROCKYEmi - Potenza senza controllo -
PIRELLIConfa - Uno così è sprecato... -
DATTI ALL'IPPICAPier - Re della foresta -
LEO-NEBuon inizio settimana a tutti.
Ci vediamo stasera
Chi non si ferma a bere è un CONFA.
Confa