Albiatese - Crespi: 1-2 La partita

Albiate.
Pomeriggio freschino e buon pubblico.
Campo in buone condizioni.

Parte bene il Crespi che dimostra di essere una squadra in salute, con azioni palla a terra, sempre senza grosse velleità.
Sul fronte opposto l’albiatese ci mette un po’ ad entrare in partita cercando più la verticalità che altro.

Nonostante il ritmo basso e le continue interruzioni per falli, i primi pericoli sono albiatesi, con un liftato cross di Massironi per Confalonieri che non riesce a concludere e un bella azione di Leo che dopo aver protetto palla appena dentro l’area, riesce a girarsi e calciare alto di potenza.

Il vantaggio ospite è quindi una pura casualità, con palla messa in area e giocatore CRESPOSO che fa fessa la difesa locale per il facile 0-1.

I successivi minuti sono di normale sbandamento albiatese, con quasi raddoppio CRESPICO (questa volta meritato) quando una bella azione smarca il piccolo e svelto terzino sinistro che tutto solo calcia prima del tempo e malamente alto.

Gli ospiti da qui in avanti spengono il motore uscendo quasi di gara, ma l’Albiatese (nervosa e chiacchierona oltremodo) non trova il bandolo della matassa, perdendosi in azioni (anche pregevoli) ma che non si tramutano mai (a volte per un soffio!) in palle gol nitide e concrete.

Da rilevare un paio di entrate in area con cross di Citterio e Confalonieri, ma che non trovano sbocco.

Il pareggio è quindi meritato, ma inevitabilmente casuale, con un lesto Fanelli a rendere la pariglia e a far fessa la difesa ospite con gol quasi fotocopia per il momentaneo 1-1.

Inerzia che passa ai bianco-rossi, che sembrano mettere mano sulla gara, con un presidio generale del campo.

In realtà di li a poco un rigore inventato dall’arbitro (peraltro successivo ad un altro intervento dubbio nell’area albiatese) permette al CRISPINO di riportare in vantaggio i milanesi proprio poco prima del fischio di mezza gara.

La ripresa è un susseguirsi di ripetuti attacchi albiatesi che si vedono negato il pareggio vuoi dalla sfiga (Palo di Fanelli), vuoi dal portiere (paratona su Citterio), vuoi per assist fuori misura di pochissimo (Confalonieri per Leo e Citterio per Confalonieri), vuoi per errori grossolani su cross (a turno), vuoi per mancata convinzione su girata di testa (Consonni), vuoi per punizioni poco incisive (Confalonieri).

Per contro CRESPICIDI che non oltrepassano mai (o quasi) la ¾ locale con Sala che potrebbe portarsi un PC per continuare il pomeriggio lavorativo sul campo (o giocare a scacchi come in Parlamento)

Il fischio finale sentenzia il definitivo ritorno all’inferno (o, meglio, sicuramente in un girone Dantesco più profondo) per i biancorossi.


Per la rubrica: ‘A ciascuno il suo’:

Sala: Spettatore non pagante della tragedia – PORTOGHESE
Faruzzo: Anima e core – GIGI D’ALESSIO
Consonni – tegola della giornata – ETERNIT
Canna – non concede nulla – OCULATO
Zambetti – Fa tenerezza - CUCCIOLO
Amosh – gli sottraggono un euro-gol – SCIPPATO
Caspa – Gioca e fa giocare – PIMPANTE
Fane – Doppietta tarpata – CACCIATORE
Emi – Né caldo né freddo – TIEPIDO
Confa – Stavolta è nel gioco - PEDINA
Leo – La Sua gara l’ha vinta la mattina – DOTTORE

Habilay – Sereno tra le nuvole - SPERANZA

A venerdi.
Confa