Albiatese - Cg Bresso: 4-5

Albiate.
Prima domenica di caldo intenso, terreno secco e scivoloso.
Buon pubblico sugli spalti, numeroso nelle battute finali.

4-5-1
Gio
Cazza Faro Reca Zambe
Emi Sacco Conso Fane Klo
Confa

Ospiti subito in palla, veloci e sguscianti con una serie di azioni tambureggianti capaci di smarcare i rapidi esterni ed arrivare con facilità (ed in superiorità numerica) davanti alla difesa locale che rintuzza alla ben-e-meglio.

Un paio di tiri CIRCOLINI insidiosi e una bella parata di Sala sono il prologo ad un gol tanto spettacolare quanto raro: Zambetti spinge palla la piede ma l’azione non va a buon fine, da qui il lancio ospite nella zona inevitabilmente scoperta e GIOVANE che incrocia una palombella forte e arcuata che Sala può solo sperare che qualche elemento innaturale non la faccia cadere nel sacco.

Albiatese che non riesce a capirci un gran che e non riesce a mettere in pratica il tipo di calcio che il modulo tattico richiede.
Schiacciati dalle veementi azioni corali ospiti, molli nei contrasti e con azioni sotto-ritmo, non riescono quasi mai a liberare gli esterni in campo aperto per gli inserimenti in area, riuscendo solamente ad alleggerire la pressione con qualche punizione alla ¾ e un paio di corner.

Un unica situazione favorevole quando il libero BRESSUTO esagera con un dribbling sulla pressione di Consonni allungandosi la palla, presa da Confalonieri che punta l’area ma calcia prima del tempo e male a lato.

Lo 0-2 arriva facile per gli ospiti. L’esterno CIRCONCISO brucia un basito Cazzaniga e si lancia in area inseguito da un assatanato Massironi che scivola sul più bello franandogli addosso e procurando il rigore che il capitano del RUSSI del KGB trasforma con nonchalance (pronuncia NONSCIALANS).

Tutto facile per le SPIE che tirano i remi in barca e si affidano ai velenosi avanti, lasciando finalemente i primi metri agli albiatesi che riescono a produrre le prime azioni concrete, con una bella sventola di Massironi su azione corale, delle buone percussioni da sinistra con pericolosi cross deviati all’ultimo, un tiro di Cazzaniga da fuori e qualche mischia.

0-2 e pausa caffè.

Ripresa schizofrenica e pirotecnica, con albiatese che schiera l’ariete Leo.
Gli ospiti rientrano molli e strafottenti e subito incappano nel (doppio) gol di Massironi, nel senso che prima segna caparbio da terra dopo un errore del portiere, ma nella concitata azione l’arbitro fischia il rigore ai suoi danni che lo stesso BERGAMASCO implacabilmente trasforma.

I RUSSI crollano di testa e sbandano paurosamente, lasciando diverse possibilità di pareggio ai bianco-rossi con conclusioni in area, ma soprattutto con Habilay che magicamente fa fessi tutti ma davanti al portiere sceglie la conclusione anziché l’assist e la palla esce di qualche cm.
Il gol è nell’aria… ma in quella che respira Sala, però.
Inspiegabilmente lo (00) 7 del KGB fa fuori tutta la difesa e secca Sala in uscita disperata.

1-3 e entusiasmi tarpati, ma solo di pochi minuti.
Una decina di giri di orologio (tra cui ripetute pause per BRESONTI a terra) e di nuovo gol.

Confalonieri lavora una palla al limite per Sacco che appoggia basso per il neoentrato Astolfi, il quale controlla spalle alla porta, si gira e angola la palla per uno splendido 2-3 che ri-attizza gli animi.

La partita si gioca nelle aree.
Albiatese a 3 punte (quasi 4) e contropiedi BRESSICI in superiorità numerica davanti all’area.

Il risultato è una serie di mischie e gol sfiorati in area ospite, una serie di miracoli di Sala&difesa, ed il 2-4 che allo scadere della gara sembra una sentenza.
Tiro in controbalzo da fuori di un neo-entrato CIRCOLARE e palla solo deviata da Sala.

5 i (pochi) minuti di recupero per le innumerevoli perdite di tempo.

Al primo minuto Consonni viene servito rasoterra in area e realizza quello che poco prima il portiere gli negava con un miracolo: spettacolare fiondata a incrociare nel sette con portiere fulminato. Bolgia in campo e sugli spalti.

Al terzo tutti in area del KGB. Ripeto: tutti.
Giovanni Sala lascia 70 metri di campo vuoto dietro di se e batte la punizione dai 20 metri.
Palla nel mucchio, colpo di testa strozzato dai difensori che diventa una sponda per Confalonieri che in acrobazia mette dentro il 4-4.

Delirio collettivo.

Parole sugli spalti, parole tra dirigenti, parole tra le panchine, parole tra giocatori (Astolfi show), parole all’arbitro (Confa-rosso).

Palla al centro. Quarto minuto e mezzo di recupero.
SPIE in avanti.
Inceppamento bianco-rosso.
Gol.
Fischio finale.
4-5.

Ospiti che restituiscono parole e sfottute.


A martedì
Chi non viene è una SPIA.

Buon inizio settimana a tutti
Confa